sabato 11 febbraio 2017

L’inventore dell’app che riconosce e racconta i monumenti di tutto il mondo

 E’ cresciuto in provincia di Ravenna, ma ha inventato un’app, Getcoo, che riconosce e racconta i monumenti di tutto il mondo. “Sogno che diventi lo Shazam delle opere d’arte, ma questo è solo l’inizio”, promette Stefano Berti, 39 anni. Perché, se da un lato l’applicazione guarda al mondo della ricezione e dell’organizzazione di eventi, dall’altro strizza già l’occhio a settori come la meccanica, la ricambistica e la documentazione tecnica. Tutto, semplicemente, scattando una foto. 

Berti si diploma all’istituto tecnico e sviluppa una passione, che coltiva da autodidatta, per il mondo dell’informatica. Diventa sistemista e amministratore di rete di varie società, tra cui una multinazionale americana, finché nel 2014 va in visita dal fratello Claudio, che si trova a Chicago per motivi di studio. E lì, in una giornata passata a fare i turisti che si imbattono in un monumento a entrambi sconosciuto. “L’idea è nata così – spiega Berti – ‘quanto sarebbe bello avere un’app che scattando una semplice foto ti raccontasse il monumento che hai davanti’, ci dicemmo”. E dal dire al fare questa volta c’è stato di mezzo il creare: Stefano in pochi mesi inventa un algoritmo che applicato a uno smartphone permette il riconoscimento fotografico di monumenti e opere d’arte.

E così nel 2015 spicca il volo Getcoo. “Il nome deriva da ‘coo’ il verso del piccione in inglese – continua Stefano – perché è come se fosse lui a raccontarti il monumento su cui è posato”. A fondare l’omonima start up sono i due fratelli Berti, che gestiscono la parte informatica, insieme a Roberta Grasso, laureata in Belle Arti, che si occupa dei contenuti e Jona Sbarzaglia, responsabile della parte grafica. Ad oggi sono tre i collaboratori esterni e diversi i premi vinti da Getcoo, tra cui il Premio CNA Cambiamenti per la sezione di Ravenna, Facebook FbStart e un posto da finalisti nel premio europeo EIT Idea Challenge. 

L’app – disponibile sia per Android che Apple - è gratuita e finora conta 282 mila monumenti mappati in tutto il mondo e 530 mila foto scattate. “E’ possibile anche creare una pagina personale, dove si raccolgono tutte le foto scattate con Getcoo – continua Stefano – l’idea è arrivare a realizzare un diario di viaggio, ma l’app è anche per chi offre contenuti”. I veri clienti, infatti, sono gli organizzatori di eventi, i musei, gli enti, i tour operator ma anche gli hotel. Tutti servizi, che gli utenti possono trovare e scegliere sempre attraverso l’app. 

“Il primo anno ci siamo dedicati alla fase di sviluppo. Ora stiamo raccogliendo le adesioni di musei, Comuni ed organizzatori di eventi, ma stiamo già pensando ad ulteriori applicazioni. L’algoritmo si presta ai più svariati settori – conclude Berti – per ora ci stiamo muovendo in quello della meccanica, della ricambistica e della documentazione tecnica”. Il piccione ha appena iniziato a parlare. 

pubblicato su CNAStorie

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